
In un’epoca dominata dalla tecnologia digitale, “Dottor Google” è diventato uno dei consultori più visitati per chi cerca risposte rapide ai propri malesseri. Questo trend ha dato origine alla cybercondria, una condizione caratterizzata dal crescente disagio che nasce dalla ricerca online di informazioni mediche. La cybercondria è la versione moderna dell’ipocondria, dove il web agisce come catalizzatore di preoccupazioni per la salute che possono sfociare in ansia e paura di malattie inesistenti.
L’impulso di consultare Internet, oppure oggi giorno anche ChatGPT, per ogni disturbo può sembrare innocuo, ma è essenziale riconoscere quando questo comportamento diventa controproducente. Rimanere informati attraverso risorse attendibili e una comunicazione aperta con il proprio medico è la strategia migliore per mantenere una sana gestione delle informazioni di salute in rete.
Qui di seguito dei link dove puoi approfondire questo fenomeno, i rischi e consigli.
Cybercondria, l’ipercondria ai tempi dell’intelligenza artificiale
L’autodiagnosi in un “clic”, fra sovra informazione e cybercondria .